Racconti... di classe!

Nel canile DOGFRIENDS di Pistoia era nata una cucciolata di sette canini, probabilmente destinati ad una vita un po' povera e monotona ma uno di loro, Topolino Bianco, aveva tutt'altre aspirazioni. Era un cane vivace, voleva sempre giocare e stare in movimento, ma le sue sorelle volevano stare sempre con la mamma e i fratelli a dormire, e così lui era solo, senza amici, e allora giocava con il custode. Il lunedì venivano sia il custode che il proprietario che parlavano, e ridevano tra loro, così Topolino Bianco, incuriosito si avvicinava e si sedeva ad ascoltare. Il sabato e la domenica erano i giorni aperti ai visitatori esterni e anche lì era sempre attento ad ascoltare la gente. Il giorno successivo il custode arrivò con uno sacchetto pieno di biscottini e il cagnolino disse:
«Mmm... buoni, che fame che ho!»
Il custode si guardò attorno ma non vide nessuno così continuò il suo giro e quando arrivò vicino alla gabbia di Topolino Bianco, sentì di nuovo:
«Ho fame... mmm!»
Il custode rimase ad occhi spalancati:
«Ma sei tu che parli?»
Topolino Bianco risposte:
«Sì, a forza di vedere tutti parlare ho imparato anch'io! Lo sai qual è il colmo per un pizzaiolo? Avere la figlia di nome Margherita! Sono brutta, vecchia e grassa, che cos'ho? Ragione! Come stai? Seduto!»
Il custode mezzo rimbambito ne voleva altri, perché faevano ridere. La sera dello stesso giorno, il custode portò un suo amico per fargli sentire le barzellette, ma sentiva solo abbaiare. La mattina dopo chiese al cucciolo perché non avesse raccontato le barzellette all'amico e lui, giustificandosi:
«Io le raccontavo, è lui che non mi capiva»
Dopo una settimana, eccoci di nuovo al sabato ed ecco tutti i bambini e le loro famiglie in visita al canile; i bambini ed alcuni adulti davanti alla gabbia di Topolino Bianco ridevano a crepapelle insieme al custode, gli altri non capivano il motivo di quella felicità. Solo chi sapeva dare amore a questi animali poteva sentire le barzellette del cucciolo, per gli altri erano solo guaiti.