La statua spiona

di Gaia Sali


In un grande albergo di New York molto elegante, dove nell'atrio centrale c'era una grande statua, punto fondamentale dell'arredamento dell'edificio, ogni giorno c'era un via vai di clienti.
Succedeva che si incominciavano a sentire dei rumori. I clienti si lamentavano e il direttore decideva di sorvegliare l'albergo con telecamere più sofisticate. Poi si incominciò a capire che di notte entravano i ladri, e che quei ladri erano clienti dell'albergo. Succedeva anche che ogni volta che uno di loro, un uomo dall'apparenza tranquilla e sofisticata, passava nell'atrio e soprattutto davanti alla statua, questa lo riconosceva e, come tutte le notti, per avvertimento cascava in terra, perché era quell'uomo il ladro.
Dopo giorni e giorni il direttore cominciò a capirlo e così, una notte, quando quel ladro di nome Mr. Martin mise in atto il sue ennesimo piano, la polizia era già lì ad aspettarlo e quando i poliziotti accesero la luce Mr. Martin era in trappola e venne arrestato.
I poliziotti ringraziarono la statua per averli avvertiti di quell'uomo dall'aspetto tranquillo ma sotto sotto malvagio e crudele.
Negli anni successivi vennero arrestate decine di ladri grazie alla statua che si chiamava Vittoria, proprio per tutti quei furti che aveva risolto.