LA PERCENTUALE DI MONTALE


Avevo sempre tenuto la vita al guinzaglio. Mi tormentavano le parole di Montale. Avevo paura di diventare vecchio ed essere costretto a dire di aver vissuto anch'io al cinque per cento

Cesare è un trentenne precario, nel lavoro e nei rapporti umani.
La sua vita scorre lenta in provincia ma un'improvvisa crisi finanziaria lo costringe a rivolgersi per un prestito al Gambero, vecchio esponente della malavita locale. Inizia così a sistemare le tante falle della sua vita e, abbandonato il vecchio lavoro presso un'ambigua imprenditrice russa, trova occupazione in un albergo infimo come portiere di notte. Comincia anche una relazione con una ragazza schietta, scostante ma molto affascinante, capace di slanci dolci e sensuali: Fulvia. Tutto sembra filare liscio, ma il Gambero muore e qualcuno torna a chiedere il conto all'ingenuo Cesare.
Tutti verranno coinvolti: Fulvia, il lavoro, gli amici. E la percentuale di Montale, l'intensità delle vicende della vita, salirà pericolosamente verso livelli mai toccati prima.



Simone Piazzesi, La percentuale di Montale, (Il seme bianco, 2017)


STUM!
Un lampo nel cervello, lancinante.
Le nocche mi si conficcarono sotto lo zigomo e volai a terra, leggero come un pupazzo. La testa rimbalzò sul pavimento di casa e per qualche secondo mi si annebbiò la vista.
Ero appena tornato dal mare. Sereno, abbronzato, con un sacco di soldi in tasca. Pareva impossibile che quel cazzotto si fosse sfracellato contro la mia faccia. Cercai di connettere, di pensare chi potesse avercela così tanto con me. Ma non mi davano respiro. Un bestione si avvicinà e mi tirà un calcio nei fianchi. Sentii una fitta tremenda e urlai, raggomitolandomi su me stesso.
Ero terrorizzato, ebbi paura di morire. Cosa avevo fatto di male? A chi avevo pestato i piedi? Pensai a Torello, al suo albergo pulcioso. Oppure era colpa del Principino se stavo sputando sangue? Quel delinquente l'aveva detto che me l'avrebbe fatta pagare.

[Continua...]
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